NOTE SUI PENJING ARTISTICI | |||||||
I. Una breve storia dei penjing e Pen Zai | |||||||
L’arte della realizzazione dei giardini in Cina era molto avanzata già durante le dinastie Xia (dal XXI al XVI secolo AC), Shang (dal XVI al XI secolo AC) e Zhou (dal XI secolo al 256 AC). A quel tempo, le entrate dei palazzi, i padiglioni e le terrazze erano costruite includendo meravigliosi giardini. Durante la dinastia Han (206 AC – 220 DC) collinette erano riprodotte artificialmente nei giardini per ricreare la natura. Già a partire dalla dinastia Tang (618 – 907 DC) collinette artificiali, normalmente progettate per i giardini potevano essere tranquillamente alloggiate all’interno di un vaso. Questo finì con il trasformarsi nell’arte nota nelle dinastie Tang (618 – 907 DC) e Song (960 – 1279 DC) come “Pen Wan” e più tardi, nella dinastia Yuan (1266 – 1368 DC) come “Xie Zi Jing”. Il termine attuale di penjing fu adottato verso la fine della dinastia Ming (1368 – 1644 DC) e l’inizio della dinastia Qing (1616 – 1911 DC). Il penjing era una forma d’arte quotidiana per i Cinesi. L’arte include la disposizione di rocce, la scultura del legno, con rocce singole o legno sagomato dalla natura. I più grandi possono essere esposti in giardini o corti ed i più piccoli sono tenuti normalmente all’interno su supporti o tavole. I penjing sono vivide rappresentazioni di strutture quali padiglioni, terrazze, alti palazzi, alberi, navi, persone, uccelli ed animali. Rappresentano certamente delle scene che sono più vive e reali che in un dipinto. L’arte del penjing è tipicamente Cinese; dopo la seconda guerra mondiale, i Giapponesi si interessarono nell’arte. Si trovarono comunque in una situazione di svantaggio a causa della mancanza di materiali da poter utilizzare. Per esempio, il Giappone non ha la varietà di rocce che si trova in Cina. L’arte è meno diffusa e sviluppata che in Cina. Il termine Pen Zai apparve per la prima volta durante la dinastia Jin (265 AD – 420 AD). Il poeta Tao Yaun-ming, non volendo lavorare per un magro ritorno, si ritirò prematuramente nel villaggio nativo per condurre una vita appartata, chiaramente amando la vita rurale. Divenne ben presto noto per il suo particolare interesse nella coltivazione ed apprezzamento del crisantemo. Molto probabilmente i primi resoconti scritti di Pen Zai originarono da questo poeta. Con l’aggiunta dei paesaggi durante la dinastia Song (960 – 1279 DC), l’arte fu più appropriatamente ridenominata Penjing e durante la dinastia Yuan (1206 – 1368 DC), Xie Zi Jing. Divenne più diffusa durante le dinastie Ming (1368 – 1644 DC) e Qing (1616 – 1911 DC ), specialmente durante i periodi Kong Xi e Jia Qing della dinastia Qing. Fu in questi periodi di relativa pace e prosperità che persone di diversa estrazione sociale, a partire dalla gente comune fino ai mercanti ed alle classi gentilizie, si interessò a quest’arte che divenne il passatempo più diffuso nella nazione. Fu in questo periodo che stili strutturali di diverse forme cominciarono a emergere in regioni differenti della Cina e variarono con il passare degli anni. Esempi di stili locali specifici sono: stile a pagoda floreale Yang Zhou, lo stile del Sichuan del verme terrestre piegato, lo stile del dragone rotolante di Anhui, lo stile del nord della tripla piega, lo stile a supporto orizzontale dell’area dei due laghi, lo stile delle 5 foreste del Guangdong ed altri. Fino alla fine della dinastia Qing e l’inizio dell’era repubblicana (circa 1900 DC), i Cantonesi, seguendo la tecnica della pittura, inventarono la tecnica per il controllo delle ramificazioni e l’accorciamento del tronco in modo che alla fine il risultato riflettesse in modo vivido l’impressione dei dipinti di albero o alberi molto vecchi ma ancora molto forti. Questa è diventata la “scuola di Lingnan”. Altre regioni iniziarono a imitarla e così l’arte raggiunse il suo culmine. Sia artisti del nord sia del sud enfatizzarono la creazione dei loro paesaggi con vecchi alberi che evocavano un’atmosfera di maturità e tenacità. I vecchi metodi iniziarono a venire usati sempre meno ed eventualmente scomparirono. Questa fu la più importante riforma nello stile dell’arte. Nonostante l’arte fosse nata nella dinastia Jin (265AD-420AD) ed il nome abbia subito diversi cambiamenti nel tempo, l’enfasi è sempre stata nella presentazione di paesaggi naturali. Ultimamente il nome “vecchi alberi” è stato usato per riferirsi ai penjing con sole piante e senza paesaggi che li accompagnino. Nel passato l’arte Giapponese è stata molto influenzata da quella Cinese. Già dall’epoca Qing (250AD – 206AD) Xu Fu raggiunse il Giappone. Nella dinastia Yuan (1280AD-1368AD) il Giappone inviava messaggeri e mercanti in Cina per commerciare e più importante, un numero elevato di Giapponesi venne in Cina per studiare e ritornò in Giappone con l’arte del penjing. Alla fine della dinastia Ming (1368 – 1644 DC), Zhu Shun Shui, un ufficiale che non voleva servire nel governo Manchu si trasferì in Giappone e con lui molta più cultura Cinese e l’arte del penjing si introdusse in Giappone. L’arte attecchì rapidamente e un interesse diffuso si propagò nel paese. Bonsai, una traduzione fonetica diretta del termine Cinese penging fu introdotta in occidente attraverso il Giappone. Sebbene si fosse originata in Cina, la sua diffusione in occidente è certamente dovuta allo sforzo Giapponese, un fatto che dobbiamo riconoscere. Al giorno d’oggi l’arte del penjing è attecchita in ogni angolo del pianeta. Associazioni di pengjin sorgono dovunque. Scambi di idee frequenti e risultati della ricerca si possono verificare tra differenti associazioni di paesi diversi. Specialmente negli Stati Uniti, ogni stato ha una sua associazione di penjing. Negli anni passati ho avuto l’onore di essere invitato alla maggior parte delle conferenze ed esibizioni internazionali tenutasi all’estero. Sfortunatamente, negli ultimi anni non sono stato in grado di partecipare a tali eventi per una questione di età e di salute fisica. Ultimamente gli Americani stanno programmando di inaugurare un giardino nazionale di penjing nella loro capitale. Lo studio dei penjing è stato inoltre incluso nel corso di studi nel dipartimento di agricoltura di diverse facoltà universitarie americane. Diverse associazioni invitano anche specialisti del settore per tenere conferenze sull’arte dei penjing. Sebbene nel suo stato adolescenziale, l’arte del penjing negli Stati Uniti ha un futuro molto promettente. Con la loro voglia di imparare e ricercare in concomitanza con i differenti climi, terreno fertile e la moltitudine di piante che hanno, risulta evidente l’opportunità di ulteriori sviluppi nell’arte dei penjing a loro disposizione. A meno che noi Cinesi si lavori molto duramente per sviluppare ulteriormente quest’arte, sono un po’ preoccupato perché ritengo che nei prossimi diciamo 100 anni non saremo più noi Cinesi o Giapponesi ad eccellere nell’arte bensì saranno gli Americani. Onestamente spero che chi ama quest’arte vorrà fare tutto il possibile per primeggiare in questo campo, un’inestimabile legame con i nostri antenati, in modo che noi non si debba guardare nel mondo circostante per quest’arte. |
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